Diabete Tipo 2

Diabete, Studio Dimostra Come 10 Mila Passi al Giorno Ne Riducano il Rischio

Un trapianto sperimentale per la cura del diabete: secondo uno studio dell’istituto di Ricerca contro il Diabete dell’università di Miami, una donna con diabete severo di tipo1 ha trascorso un anno senza iniezioni d’insulina grazie a un trapianto sperimentale di cellule che producono insulina in una membrana grassa nella cavità dello stomaco. Lo stomaco umano digerisce a strati, da qui l’importanza di una corretta sequenza alimentare. La medicina allopatica, che combatte i sintomi con i farmaci e la chirurgia, cosa fa a questo punto? Il riscontro di DM di tipo 2 è molto spesso casuale nel corso di esami di laboratorio a cui il paziente si sottopone per altri motivi, questo perché la patologia si instaura molto lentamente e occorre molto tempo prima che la sintomatologia possa divenire clinicamente manifesta; d'altro canto in molti pazienti sintomi di iperglicemia e glicosuria non compaiono mai. Purtroppo in genere non si riesce ad agire tempestivamente perché la rilevazione del diabete di tipo grave è tardiva e il processo degenerativo è molto veloce. Sarebbe molto utile invertire il processo autoimmunitario che porta alla distruzione delle cellule beta del pancreas. Si pensa che sia dovuto a una combinazione di fattori genetici e ambientali e che sia fondamentalmente una malattia autoimmune, in cui i globuli bianchi (linfociti T) infiltrano le farmaciperdiabete.com/amaryl.html isolette del pancreas (isole di Langerhans) e distruggono le cellule beta che producono l'insulina.

Esso è dovuto a un’insufficiente produzione di insulina (un ormone essenziale per regolare il livello degli zuccheri nel sangue) da parte delle cellule beta del pancreas, tale da non soddisfare le necessità dell’organismo, oppure quando l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente. Tali membrane sono composte principalmente da un doppio strato di fosfolipidi e gli Acidi Grassi (insaturi) della serie Omega-3 e 6, entrano a far parte delle strutture membranose assicurando la loro normale impermeabilità. Questo problema di salute impatta il quotidiano non solo delle persone che ne sono affette, le quali devono essere i primi protagonisti indiscussi della cura, ma anche i familiari, i professionisti e più in generale il Sistema Sanitario Nazionale, che deve fronteggiare i costi sempre crescenti della presa in carico di questa cronicità. Ecco che allora Berrino, Veronesi e gli altri medici che dicono che la carne causa i tumori dichiarano il falso, anche perchè sono in conflitto di interesse, e non solo ma se qualche malato di tumore guarisse evitando i CARBOIDRATI e cibandosi di PROTEINE ANIMALI, un giro grandissimo di denaro crollerebbe, oltre che crollare tutto il sistema ospedaliero e le varie ricerche sul cancro. Il diabete insipido è una patologia relativamente rara che non riguarda i livelli di glucosio nel sangue ma che, come il diabete mellito, causa un aumento della diuresi.

Il prediabete è una condizione nella quale i livelli di glucosio nel sangue sono troppo elevati per essere considerati nella norma ma non tanto da essere classificati come diabete. Devono essere utilizzate insuline a più lunga durata d'azione per prevenire l'iperglicemia piuttosto che insuline rapide per correggerla. Soltanto quando si aggravano sia i difetti di secrezione insulinica sia l'insulino-resitenza (in seguito all'invecchiamento, alla obesità, all'inattività fisica o alla gravidanza), si renderebbe manifesta prima l'iperglicemia post-prandiale e poi l'iperglicemia a digiuno. E poi fagioli, piselli, lenticchie, noci, pasta, riso poco cotto e pane a basso indice glicemico (di semi di lino, di segale) e cereali da colazione (fiocchi d'avena). La prevalenza totale della patologia è poco omogenea all'interno del territorio provinciale. Il progetto internazionale TALK-HYPO ha evidenziato come i malati e i loro parenti parlino poco del tema, nonostante ne sia riconosciuta l’importanza. L’A.I.D. non ha scopi di lucro e le sue finalità statuarie sono la difesa e la tutela degli interessi dei malati di diabete.

Se la donna e il neonato sono in buona salute, possono tornare a casa dopo 24 ore. Qui, sulle cosiddette cellule beta, ci sono dei recettori, chiamati Gt1 che lo catturano : alcuni enzimi lo spezzettano cosicché le cellule beta "sentono" la sua presenza e in base alla sua concentrazione iniziano a produrre insulina. Nei 4 anni di studio, sono stati esaminati in totale 5.500 persone, di cui il 74% donne, che nel periodo della ricerca hanno indossato il dispositivo contapassi. L'età media della popolazione diabetica di tipo I è di 42,8 anni, di tipo II 71,4 anni. Anche l'età favorisce la comparsa del diabete, poiché essa si accompagna ad una riduzione fisiologica della sensibilità dei tessuti periferici all'insulina. Ma può essere prevenuto e anche curato cambiando stile di vita. Il consumo di dolci deve invece essere molto raro. Molto probabilmente con il latte! Un gruppo di microbiologi sardi ha scoperto che dietro il diabete di tipo 1 c'è un batterio trasmetto con il latte.

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